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Il Tartufo Nero Estivo (tuber aestivum Vitt.) è conosciuto volgarmente come Scorzone, il suo periodo di raccolta è in estate, da Maggio a Settembre.
Ha un aroma gradevole e delicato.
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Prodotto 100% Made in Italy
Pezzatura | Media 10-15 g, Grande 15-100 gr |
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Peso netto | 100gr, 150gr, 250gr, 350gr, 500gr, 750gr, 1Kg |
La fornitura del tartufo nero estivo fresco in genere è costituita da tartufi di peso variabile. È possibile scegliere tra due diverse selezioni:
– “MEDIA 10-15 g”: più economica, la fornitura è composta da tartufi di dimensione compresa tra 10 e 15 grammi, in proporzione al peso dell’ordine e a seconda della disponibilità.
– “GRANDE 15-100 g”: la fornitura è composta da tartufi di dimensione uguale o maggiore a 15 grammi fino a un massimo di 100 grammi, in proporzione al peso dell’ordine e a seconda della disponibilità.
La qualità del tartufo non è determinata dalla grandezza. A secondo dell’uso che se ne deve fare in cucina è possibile scegliere il prodotto più adeguato. Se si desidera acquistare i tartufi per ridurli in salsa, quindi per grattugiarli si può optare per una selezione anche più piccola, al contrario se si desidera avere una bella fetta sul piatto è sicuramente consigliato acquistare la selezione +15g.
Certo è che un tartufo di maggiore dimensione è anche più facile da pulire e da trattare in cucina.
A differenza dei funghi epigei, che è sufficiente pulirli dalla terra con un panno umido, il tartufo va lavato sotto l’acqua corrente fredda, con l’ausilio di una spazzola a setole medio/dure. Asciugatelo bene con carta assorbente prima dell’uso. Il tartufo non va sbucciato.
Il tartufo estivo è uno dei tartufi che meglio regge le alte temperature anche se non si consiglia di soffriggerlo o rosolarlo.
Usatelo per preparare una salsa che utilizzerete per condire tutte le vostre pietanze. Grattugiatelo abbastanza finemente aggiungendo Olio Extra Vergine di Oliva, aglio e sale q.b.
Per guarnire il vostro piatto potete aggiungere qualche fetta di tartufo ricordando sempre che la sola guarnizione, effettuata con tale specie, non è sufficiente a donare al piatto i giusti profumi e sapori.
È necessario conservarlo in frigorifero, avvolto da carta assorbente o canovaccio di cotone in un contenitore di vetro o di plastica a chiusura ermetica.
La carta o il canovaccio dovrà essere cambiata ogni 1/2 giorni per evitare di tenerlo troppo umido.
Il tartufo fresco non va conservato nel riso, in quanto il riso tende ad assorbire molto velocemente i liquidi portando a seccare e quindi far morire il tartufo.
Inoltre per far sì che il tartufo non si deteriori in fretta è bene conservarlo sporco, con la propria terra, e di procedere al lavaggio solo all’occorrenza.
Il Tartufo Nero Estivo (tuber aestivum Vitt.) è conosciuto volgarmente come Scorzone, essendo caratterizzato da una scorza esterna molto dura. Nel centro Italia è sicuramente il tartufo più conosciuto in quanto il territorio è ideale per la sua creazione.
La sua grande produzione in natura ne determina il suo prezzo così accessibile.
Ha un aroma gradevole e delicato.
La gleba (polpa interna) sempre chiara, varia dal colore nocciola chiaro al bruno ed è attraversata da numerosissime venature bianche.
Il peridio (scorza esterna) è di colore bruno-nerastro, si caratterizza per le grandi verruche spigolose di forma piramidale ben evidenti.
La raccolta del tartufo nero estivo nel territorio nazionale varia in base alle regioni tra un periodo compreso da maggio a dicembre, anche se generalmente non si raccoglie più dopo ottobre in quanto con l’arrivo dei tartufi invernali la raccolta si concentra su le specie più pregiate.
I tartufi sono funghi ipogei, ossia destinati a sviluppare il proprio ciclo vegetativo interamente sotto il suolo. Si raccoglie dal livello del mare fino a 1000-1200 m s.l.m. cioè in climi e in situazioni orografiche alquanto diverse.
La specie predilige terreni ricchi di calcio, vive in simbiosi con piante di Querce, Carpini, Pini, Frassini, Faggi e Noccioli.
Il prezzo del tartufo può variare di settimana in settimana e in ogni stagione. Dipende principalmente da quanto tartufo è possibile raccogliere in natura e da quanta richiesta c’è dello stesso.