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TARTUFO BIANCHETTO FRESCO (Tuber Borchii Vitt. o Tuber albidum Pico)

Il Tartufo Bianchetto (tuber borchii Vitt. o tuber albidum Pico) detto anche Marzuolo per il suo periodo di raccolta di fine inverno inizio primavera, che va da Gennaio ad Aprile.

Ha un aroma piuttosto forte e un po’ piccante. Sia al palato che al naso spicca il suo aroma agliaceo.

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SHELF-LIFE: 7-10 gg dall’arrivo della merce
Il prodotto fresco è soggetto a un calo peso naturale variabile del 3-5%.

Spedizione refrigerata: Tutti i lunedì, martedì e mercoledì con arrivo in 24/48 h, per le isole solo lunedì e martedì con arrivo in 48/72 h.

Costo di spedizione: GRATUITA IN ITALIA da 25 € – Estero calcolato in base al CAP.

Prodotto 100% Made in Italy

Pezzatura

Grande 7-30 gr, Piccola 3-7 gr

Peso netto

100gr, 250gr, 350gr, 500gr, 750gr, 1Kg, 3Kg

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INFORMAZIONI UTILI

La fornitura del tartufo bianchetto fresco in genere è costituita da tartufi di peso variabile. È possibile scegliere tra due diverse selezioni:

– “PICCOLA 3-7 g”: più economica, la fornitura è composta da tartufi di dimensione compresa tra 3 e 7 grammi, in proporzione al peso dell’ordine e a seconda della disponibilità.

– “GRANDE 7-30 g”: la fornitura è composta da tartufi di dimensione uguale o maggiore a 7 grammi fino a un massimo di 30 grammi, in proporzione al peso dell’ordine e a seconda della disponibilità.

La qualità del tartufo non è determinata dalla grandezza. A secondo dell’uso che se ne deve fare in cucina è possibile scegliere il prodotto più adeguato. Se si desidera acquistare i tartufi per utilizzarli come base del piatto si può optare per una selezione anche più piccola, al contrario se si desidera avere una bella fetta sul piatto è sicuramente consigliato acquistare la selezione 7-30 g.

Certo è che un tartufo di maggiore dimensione è anche più facile da pulire e da trattare in cucina.

MODALITÀ D’USO DEL TARTUFO BIANCHETTO

A differenza dei funghi epigei, che è sufficiente pulirli dalla terra con un panno umido, il tartufo va lavato sotto l’acqua corrente fredda, con l’ausilio di una spazzola a setole morbide e asciugato bene con carta assorbente prima dell’uso. Il tartufo non va sbucciato.

Il tartufo bianchetto può essere impiegato nei piatti sia cotto che crudo, anche se non si consiglia soffriggerlo o rosolarlo.

Grazie al suo aroma piuttosto intenso, necessitano pochi grammi per donare carattere ad ogni piatto.

Usatelo nelle basi dei vostri piatti a base di burro e formaggio o a crudo su pietanze calde per far uscire tutto il suo aroma; il metodo di impiego è da considerarsi lo stesso del tartufo bianco.

METODO DI CONSERVAZIONE DEL TARTUFO FRESCO

È necessario conservarlo in frigorifero, avvolto da carta assorbente o canovaccio di cotone in un contenitore di vetro o di plastica a chiusura ermetica.

La carta o il canovaccio dovrà essere cambiata ogni 1/2 giorni per evitare di tenerlo troppo umido.

Il tartufo fresco non va conservato nel riso, in quanto il riso tende ad assorbire molto velocemente i liquidi portando a seccare e quindi far morire il tartufo.

Inoltre per far sì che il tartufo non si deteriori in fretta è bene conservarlo sporco, con la propria terra, e di procedere al lavaggio solo all’occorrenza.

DESCRIZIONE DEL TARTUFO BIANCHETTO FRESCO

Il Tartufo Bianchetto (tuber borchii Vitt.) o Marzuolo dall’ aroma deciso sta conquistando sempre di più il pubblico, sia italiano che estero.

La gleba (polpa interna) si presenta inizialmente biancastra, sebbene tenda poi a divenire di un colore fulvo e quindi bruno violaceo, con vene bianche grossolane.

Il peridio (scorza esterna) si presenta liscio, di colore bianco sporco negli esemplari più giovani, che assume con la maturazione un tono più scuro con maculature rugginose.

È un tartufo che non raggiunge grandi dimensioni infatti questa specie raggiunge una dimensione massima di 40-50 g.

PERIODO DI RACCOLTA

La raccolta del Tartufo Bianchetto avviene da gennaio ad aprile in tutto il territorio nazionale.

Come ci suggerisce il suo nome volgare “marzuolo” dal mese di marzo raggiunge a pieno la sua maturità esprimendo al meglio il suo carattere, deciso e pungente.

DOVE CRESCE 

I tartufi sono funghi ipogei, ossia destinati a sviluppare il proprio ciclo vegetativo interamente sotto il suolo. La specie predilige un terreno permeabile, generalmente sabbioso, ben soleggiato,

calcareo. Preferisce le esposizioni ventilate e le zone lievemente pendenti situate da 0 fino a 1000 m s.l.m.

Le piante che producono questo tartufo sono latifoglie e conifere, quindi pini, faggi e roverella.

PREZZO DEL TARTUFO BIANCHETTO

Il prezzo del tartufo può variare di settimana in settimana e in ogni stagione. Dipende principalmente da quanto tartufo è possibile raccogliere in natura e da quanta richiesta c’è dello stesso.

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